Casoncelli. Un amore, una passione.
I casoncelli.
Rigorosamente fatti a mano, come vuole la tradizione bergamasca.
Il ripieno.
Quello della mamma Antonietta, che lo voleva macinato più volte perché si sciogliesse in bocca.
La piegatura.
Gira, chiudi, piega e schiaccia. Perché senza quella fossetta al centro sarebbe un semplice raviolo (e non raccoglierebbe così bene burro, pancetta e salvia).
Ripeti.
Come succede con la canzone del cuore. All’infinito. O almeno finché c’è spazio sul tavolo!
Casoncelli, un amore, una passione.